Questo metodo è molto comune nell’ecosistema venture capital e si focalizza sul ROI dell’investimento.
In questo metodo si definiscono:
- la Pre-money Valuation, ovvero il valore della startup prima che riceva risorse finanziarie dall’investitore;
- La Post-money Valuation, ovvero il valore della startup dopo il finanziamento dell’investitore.
La Post-money Valuation è data dal rapporto tra il Terminal Value ed il ROI atteso, determinato in base alla rischiosità dell’investimento.
Il Terminal Value è il valore della startup dopo un certo numero di anni (t) dall’investimento iniziale, nel momento in cui è solitamente programmata l’exit dell’investitore (normalmente 4 o 5 anni), e viene calcolato attraverso uno dei metodi tradizionali (con il metodo dei Multipli o con il DCF).
La formula tradizionale determina il Terminal Value come flusso di cassa futuro alla fine del periodo di tempo (t), considerando un tasso di attualizzazione (r) che comprende il rischio inerente alle proiezioni future, ed un tasso di crescita (g) che ipotizza la crescita costante dei flussi di cassa del business nel futuro.
TV = CF(t) * (1+g) / (r-g)
La valutazione della startup sarà quindi data dal Terminal Value attualizzato utilizzando come tasso di attualizzazione il ROI atteso.
Il metodo VC è quindi illustrato dalla seguente formula:
Post-money Valuation = Terminal Value / ROI atteso
Il rapporto tra l’investimento iniziale dell’investitore e la Pre-money Valuation restituirà la quota di partecipazione dell’investitore al capitale di rischio della startup a seguito dell’investimento.
Conseguentemente è possibile ricavare il valore della Pre-money Valuation:
Pre-money Valuation = Post-money Valuation – Investimento iniziale
Questo metodo viene solitamente affiancato ad analisi qualitative che possono far variare leggermente il risultato