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Tutto ciò che devi sapere sul crowdfunding.

Nell’era della digitalizzazione e dell’innovazione disruptive, molti ambiti hanno subito importanti rivoluzioni, compreso il mercato dei capitali. Per favorire lo sviluppo e la crescita di startup e PMI innovative, nell’ultimo ventennio si è sviluppata una nuova forma di raccolta di capitali, totalmente digitale: il crowdfunding. Come suggerito dal termine stesso, con la parola crowdfunding si intende la raccolta collettiva di risorse finanziarie che tipicamente avviene su piattaforme dedicate online.

Ciò che probabilmente ha reso questa metodologia di raccolta di capitali così diffusa (oggi rappresenta un mercato mondiale del valore di 40 miliardi di dollari), è la possibilità di finanziare e dunque premiare i progetti più meritevoli. Ma cosa si riceve in cambio delle piccole somme versate per favorire l’emergere di tali iniziative imprenditoriali? Una risposta univoca non c’è, in quanto dipende dal tipo di campagna crowdfunding a cui si aderisce. Le tipologie più diffuse sono:

  • Reward based: in questo caso il finanziatore riceve un oggetto (virtuale o fisico)
  • Equity based: il finanziatore acquista una partecipazione societaria
  • Social lending: prende la forma di un prestito tra privati, con tassi agevolati per entrambe le parti
  • Donation: archetipo del crowdfunding in cui il finanziatore semplicemente dona risorse finanziarie senza ricevere nulla in cambio

I vantaggi del crowdfunding per una startup sono innumerevoli, cercheremo quindi di sintetizzare i principali:

  • Presenta caratteristiche che le tradizionali forme di finanziamento non hanno, quali: flessibilità, coinvolgimento della comunità e democratizzazione della finanza.
  • Consente di acquisire, oltre ad un contributo economico, anche un importante feedback da parte dei soggetti che raggiunge, considerati difficilmente raggiungibili altrimenti.
  • Qualora la campagna di crowdfunding si riveli un successo, tale modalità di raccolta di capitale funge da potente strumento di marketing, favorendo lo sviluppo della propria brand image e brand awareness. Di conseguenza, aumentano le probabilità di ricevere anche ulteriori forme di finanziamento, diverse dal crowdfunding.
  • Comportamenti opportunistici da parte di chi richiede capitale sono scoraggiati da tale metodo di finanziamento: l’entità richiedente è in un certo senso “esposta” al giudizio pubblico del web.

Tuttavia, a fronte di tali vantaggi il crowdfunding presenta anche alcuni aspetti negativi, tra cui:

  • L’incertezza circa l’esito della campagna, che potrebbe non essere positivo. Tale evento, oltre a creare un danno economico all’azienda (mancato finanziamento), potrebbe essere interpretato dalla platea del web come un fallimento. Non sempre infatti in Italia, contesto ancora poco abituate a forme di finanziamento diverse da quelle tradizionali, il fallimento viene ben interpretato.
  • Nonostante la legge n. 633 del 1941 circa il diritto di autore, molti imprenditori esitano nel diffondere informazioni sensibili riguardo il progetto che stanno chiedendo di finanziare. Esponendo il loro progetto sul web, corrono effettivamente il rischio che qualcuno se ne appropri indebitamente.  Questo porta ad un ulteriore svantaggio: potrebbero non essere divulgati dettagli considerati invece fondamentali per la decisione di investimento, minando dunque l’esito positivo della campagna di crowdfunding.
  • La difficoltà riscontrata nella stima dei costi che una campagna di crowdfunding comporta. Le voci di costo in cui si può incorrere sono principalmente 4: le commissioni, che oscillano tra il 4% ed il 10%; gli eventuali interessi; premi assicurativi volti alla tutela degli investitori; costi operativi che si sostanziano nella preparazione del materiale da sottoporre agli investitori, come pitch deck, proiezioni finanziarie, business model. Rientrano in tale categoria anche i costi di marketing, che sono volti all’acquisizione degli investitori stessi e alla diffusione dell’idea sul web.

Questi i tratti salienti del crowdfunding, che ogni startupper dovrebbe conoscere prima di intraprendere una campagna di raccolta fondi online. Se consideriamo che il numero di campagne avviate è in costante aumento, è possibile ipotizzare che i vantaggi compensino i rischi tipici del crowdfunding.

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